Evento gratuito con ingresso consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Non sarà consentito l’ingresso a concerto iniziato.
Il Napoli Musica Sacra Festival, giunto con successo alla sua quarta edizione, si conferma un appuntamento imprescindibile per valorizzare l’anima più profonda e autentica della nostra città: una Napoli in cui arte, fede e bellezza si intrecciano da secoli, creando un patrimonio culturale unico al mondo. Nell’ambito delle celebrazioni per Napoli 2500, questa rassegna assume un valore ancora più simbolico, riaffermando il ruolo di Napoli come capitale culturale e spirituale del Mediterraneo. La musica sacra – attraverso le sue sonorità antiche e contemporanee – diventa non solo espressione artistica, ma anche strumento di incontro, dialogo e riflessione. L’Assessorato al Turismo sostiene con convinzione iniziative come questa, che promuovono un turismo culturale consapevole, capace di raccontare la città attraverso esperienze autentiche e coinvolgenti. Il Festival offre ai visitatori un’occasione straordinaria per scoprire Napoli da una prospettiva nuova: attraverso le navate delle sue chiese, i suoi tesori musicali, le voci e gli strumenti di artisti di grande levatura, nazionali e internazionali. Un ringraziamento sentito va a tutti gli organizzatori, ai musicisti, alle istituzioni coinvolte e a chi ogni anno rende possibile questo percorso di bellezza e spiritualità. In particolare, un pensiero speciale al M° Mariano Patti, cui questa edizione è dedicata, e al suo impegno costante nel trasmettere la grande tradizione musicale. Napoli accoglie il mondo con la sua musica: viva, sacra, universale.
Buon Festival a tutte e a tutti.
Teresa Armato
Assessora al Turismo del Comune di Napoli
Napoli Musica Sacra Festival rappresenta ormai un appuntamento di grande importanza per la nostra città e per la Chiesa di Napoli. Non si tratta solo di un evento musicale, ma di un'occasione per rinnovare il nostro impegno di evangelizzare la cultura, proponendo concerti significativi a tutti, senza distinzione di ceto sociale.
La musica sacra, a Napoli, ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita della Chiesa, fungendo da ponte tra il sacro e il profano, tra il divino e l'umano. Attraverso il festival, riscopriamo le radici della nostra tradizione musicale, che si intrecciano profondamente con la fede e la spiritualità del nostro popolo. La gratuità degli accessi consente anche alle persone più vulnerabili, ai poveri e a coloro che vivono ai margini, di partecipare e fruire di queste esperienze artistiche. In questo modo, il festival diventa un luogo di incontro e di condivisione, in cui la musica diventa un veicolo di speranza e di comunità. Nella Bibbia il salmista pone una domanda: Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. Là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, canzoni di gioia, i nostri oppressori: «Cantateci i canti di Sion!». Come cantare i canti del Signore in terra straniera? Proprio nel tempo in cui il fragore delle armi sovrasta il grido di quanti vengono uccisi a motivo delle bombe, il canto al Signore diventa preghiera di pace, avendo consapevolezza che il suo intervento nella storia è diventato il paradigma di come portare il perdono non attraverso il potere della violenza, ma attraverso la forza disarmante del perdono.
Don GENNARO MATINO
Pro-Vicario Arcidiocesi di Napoli
Nato nel 2022, il Napoli Musica Sacra Festival celebra la grande tradizione della Scuola Musicale Napoletana, culla di un’arte capace di fondere rigore e devozione, eleganza e passione, in un linguaggio sonoro che per secoli ha incantato l’Europa e ne ha ispirato la storia musicale. Cuore pulsante di un’eredità spirituale e culturale senza pari, Napoli torna ad essere teatro della propria memoria, restituendo voce e respiro a un patrimonio che appartiene non solo alla città, ma al mondo intero. L’intento del Festival è quello di ridare vita a un repertorio sacro vastissimo e luminoso, concepito per le chiese, i conventi e le cappelle partenopee: luoghi in cui la musica era preghiera, meditazione e splendore. Il pubblico potrà immergersi nell’ascolto di opere di Feo, Leo, Scarlatti, Fago, Veneziano, Salvatore e di molti altri maestri che, tra XVI e XVIII secolo, plasmarono l’anima musicale d’Europa. A loro si affiancano figure più vicine a noi nel tempo, come don Luigi Guida e Roberto De Simone, eredi e custodi moderni di quella stessa ispirazione che continua a vibrare nelle navate e nei chiostri della città. Attraverso il Napoli Musica Sacra Festival, anche pagine di intensa spiritualità e struggente bellezza — rimaste per secoli silenziose nelle biblioteche e negli archivi napoletani — tornano finalmente a vivere. In esse si riflettono la forza espressiva, la teatralità e la tensione mistica che costituiscono l’essenza della musica sacra partenopea, una tradizione viva, capace ancora oggi di parlare all’anima contemporanea. Così, in un dialogo senza tempo fra fede, arte e memoria, queste musiche ritrovano i loro spazi originari — le chiese, i chiostri, le volte che per prime le accolsero — e si offrono nuovamente al cuore degli ascoltatori, come preghiera e poesia sonora della città di Napoli.
Comitato Artistico
Mons. VINCENZO DE GREGORIO
GIOVANNI ACCIAI
LUIGI GRIMA